Ortiche

Le ortiche sono usate in cucina dai tempi dei Greci e dei Romani in tutta Europa, e costituiscono ancor oggi un alimento diffuso.
 

Le ortiche sono usate in cucina dai tempi dei Greci e dei Romani in tutta Europa, e costituiscono ancor oggi un alimento diffuso nelle aree rurali.[1] I germogli e le foglie ancora tenere si raccolgono in primavera, prima della fioritura. La cottura distrugge i peli urticanti.[5]

L'ortica contiene una quantità significante di minerali, come calcioferro e potassio, vitamine (vitamina Avitamina C), proteine eamminoacidi, che ne fanno un alimento ad alto valore nutritivo, adatto ad esempio a diete vegetariane. I valori nutrizionali variano a seconda del periodo di raccolta e diminuiscono con la preparazione e la cottura.[15] È sconsigliata a pazienti diabetici, alle donne in gravidanza o durante l'allattamento.[3]

Le foglie e i germogli si usano nei risotti, nei minestroni, nelle frittate e nelle frittelle; nei paesi scandinavi costituisce anche l'ingrediente principale di una zuppa.